“Il cinema è forse lo strumento attraverso cui è possibile empatizzare maggiormente con gli altri” queste alcune delle parole più significative pronunciate da una dei membri dell’Academy in occasione del Global Movie Day, giorno di celebrazione del cinema quanto mai significativo in un momento come questo, in cui il cinema come esperienza vissuta collettivamente è ormai un ricordo. Per festeggiare vi propongo una personalissima lista di alcuni dei miei film preferiti :
Gli uomini preferiscono le bionde – 1953
Potrei scrivere un intero paragrafo solo citando Lorelai Lee, il personaggio interpretato dalla divina Marilyn, ma mi limito a sottolineare l’iconicità eterna dei numeri musicali e la bellissima amicizia femminile al centro del capolavoro camp con Jane Russell e la Monroe. Un tripudio di costumi, colori (Technicolor) e divertimento con l’indimenticabile Diamonds Are a Girl’s Best Friend.
Colazione da Tiffany – 1961
L’unico film che potrei vedere e rivedere all’infinito. Holly Golightly leggera come l’aria è l’eterea Audrey Hepburn, con i vestiti Givenchy e l’amore per i gioielli, Gatto e i festini eccentrici, New York e una storia d’amore quasi senza pari.
Come eravamo – 1973
Forse è la colonna sonora, forse il finale, forse Barbra e Robert. Il film d’amore perfetto, travagliato, intenso, con paesaggi e costumi magnifici.
Rocky Horror Picture Show – 1975
Come mettere in parole la grandezza e la portata rivoluzionaria di questo capolavoro dei capolavori, film cult per eccellenza, meraviglia performativa e musicale. Mi limito a ricordare che da quarant’anni e passa è sempre in cartellone in qualche cinema del mondo. Un luogo sicuro per la comunità queer e non solo.
Victor / Victoria – 1982
Altro film che gioca con l’identità di genere, altro musical dal trucco appariscente e dal grande retaggio drag, con una sontuosa Julie Andrews e la perfetta regia di Blake Edwards.
Silkwood – 1983
Mike Nichols, una delle migliori Meryl Streep di sempre, Cher, una storia di giustizia e lotta, resa alla perfezione in un crescendo che termina con uno dei migliori finali mai visti. Toccante, interpretato alla perfezione.
L’attimo fuggente – 1989
Il messaggio, il modo in cui è trasmesso, la grandissima prova d’attore di Robin Williams, l’aria di camerata. Un film poetico e coinvolgente.
Thelma & Louise – 1991
Il film femminista per eccellenza, con due grandi protagoniste, la saggia e coraggiosa Louise e la dinamica e dolce Thelma, un on the road con una storia d’amicizia meravigliosa.
Il club delle prime mogli – 1996
Commedia allegra, satirica, scanzonata, con un terzetto di attrici e personaggi sublimi. Goldie Hawn è la meraviglia fatta persona, in questa vendetta femminista ai matrimoni oppressivi.
Tutto su mia madre – 1999
Il mio film preferito di Almodovar, trionfo citazionista, cromatico, cinefilo, coralmente condotto da un gruppo di personaggi femminili incredibili. Tutto su mia madre ha un’epicità tutta sua, pur essendo così ancorato coi piedi per terra.
Moulin Rouge – 2001
Spettacolare, romantico, scattante, coloratissimo, con Nicole Kidman in stato di grazia e un dolcissimo Ewan McGreggor, Moulin Rouge è un musical moderno alla Baz Luhrman, visivamente perfetto, teatrale e sopra le righe, in una Parigi del 1900 pop come mai.
The Dreamers – 2003
Poesia pura: Bertolucci concentra la giovinezza, l’amore per l’arte e l’idealismo di una generazione di ribelli in un claustrofobico appartamento francese. Un sogno, per l’appunto, bellissimo.
Mona Lisa Smile – 2003
Delicatamente emancipazionista, con una credibile Julia Roberts e un collegio di ragazze pronte a rifiutare le convenzioni sociali. Limitato, ma da vedere e prendere come esempio.
Il castello errante di Howl – 2004
Il mio preferito fra i capolavori dello Studio Ghibli, un film allegorico, visivamente intrigante con un’intreccio simbolico e la classica, incredibile, colonna sonora alla Myiazaki.
Volver – 2006
Sulla perdita, sul perdono, sulla crescita, un giallo che è commedia, un film corale al femminile che ha del realismo magico e punta sulla sublime Penelope Cruz. Genio Almodovar.
Into The Wild – 2007
Capolavoro esistenzialista, toccante e travolgente, che gioca di sottrazione e fa riflettere. Impossibile non innamorarsene.
Mamma mia – 2008
Il musical per eccellenza, fra isole greche, canzoni degli ABBA e una Meryl Streep più grande della vita stessa. Allegro, disinibito, onesto, gioioso fino alla fine.
Chiamami col tuo nome – 2017
La storia d’amore più struggente degli ultimi anni. Guadagnino pittore pennella con le inquadrature il paesaggio da sogno del Nord Italia, in un’estate fatta di sogni, sensualità, impossibilità, con un Timothee Chalamet indimenticabile e la colonna sonora di Sufjan Steven da lacrime agli occhi.
Piccole donne – 2019
La colonna sonora di Alexandre Desplat, l’adattamento moderno di Greta Gerwig, la storia senza tempo di Louisa May Alcott, l’eccezionale lavoro sui personaggi di Saoirse Ronan, Meryl Streep e Emma Watson, la pura bellezza classica della regia e della fotografia. Quando la somma di elementi eccezionali dà un risultato superiore a ogni aspettativa. Meraviglia.