L’eterno dramma dei seguiti: essere parecchio al di sotto del primo capitolo, coinvolgere meno, finire per sembrare una scialba copia del proprio predecessore.
Beh, andate tranquilli al cinema: Frozen II – Il segreto di Arendelle non conosce nemmeno la problematica sopra citata, nonostante l’aspettativa fosse grande. Fare un secondo capitolo all’altezza del primo, vincitore di 2 Oscar e amatissimo dal pubblico, sembrava un’impresa ardua, e invece Frozen è molto vicino al primo capitolo.

La trama è ancora più avvincente, misteriosa ed intrigante rispetto a Frozen – Il regno di ghiaccio. Elsa, richiamata da una voce, scopre una foresta incantata e parte alla ricerca della verità, la verità sull’origine dei propri poteri, sulla sua famiglia, sulla popolazione che abita la foresta, accompagnata da Anna, Kristoff, Olaf e Swen.
E se Anna è visibilmente meno divertente ed energica rispetto al primo capitolo, Elsa è assai più intraprendente e Olaf catalizza l’attenzione e strappa massicce risate.
Punto di forza del film è poi la splendida colonna sonora (che ha raggiunto questa settimana la #1 nella Billboard 200). Superare Let It Go è difficile, ma ma vi assicuro che la musica è un elemento potentissimo nel film, utilizzato sapientemente per creare suspense, dare un’esatta misura delle emozioni dei protagonisti, e tutte le versioni delle canzoni, in italiano come in inglese, sono bellissime. Show Yourself, The Next Right Thing e soprattutto la meravigliosa Into The Unkown (che amo cantata sia da Idina Mendzel che da Brandon Urie), candidata ai Golden Globe.
Il film, in appena due settimane e mezzo ha già superato i 922 milioni di dollari incassati mondialmente, ed è uno dei film di maggiore successo dell’anno.
La magia di Frozen è rimasta congelata per 6 anni, ed ora è nuovamente esplosa in tutta la sua potenza.
Fonte: Box Office Mojo
A me è piaciuto da morire. Mi sento molto vicina a Elsa. Purtroppo soprattutto su YouTube sembra che a nessuno sia piaciuto e che Elsa sia troppo perfetta. Non riesco a capire perché. Io adoro Show Yourself. Anna è diventata molto apprensiva ma ha il suo finale meritato. Ho patito tutto il film per il povero Kristoff che viene ignorato e ogni volta che tenta di parlare con Anna viene puntualmente frainteso, poveretto. La sua canzone mi ha lasciato un misto di tristezza ma anche strappato un sorriso. Era molto particolare. Olaf è sempre Olaf.
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