O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega il padre tuo e rifiuta il tuo nome. Ovvero, se proprio non vuoi, fa soltanto di legarmi a te con un giuramento d’amore, ed io non sarò più una Capuleti.
È soltanto il tuo nome ad essermi nemico: tu saresti sempre te stesso anche se non fossi un Montecchi […] Che cosa c’è in un nome? Quel che noi chiamiamo col nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe sempre lo stesso dolce profumo.
Romeo e Giulietta, Giulietta e Romeo, la più grande storia d’amore della letteratura di tutti i tempi, la bella Verona del sedicesimo secolo. Romeo e Giulietta è il grande classico che non tradisce le aspettative, è la storia di due “star crossed lovers”, due giovanissimi amanti contro il cui amore si innalzano barriere, muraglie, tempeste indomabili.

L’amore fra Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti è impossibile ancor prima di nascere: i due appartengono alle due famiglie più potenti di Verona, in aperta guerra l’una con l’altra. Ma se questo non bastasse, Giulietta è destinata a sposare un altro, un ragazzo scelto per lei dal padre. Oltre a queste difficoltà, a scagliarsi contro i due sono anche le circostanze, e tutto questo porta al più tragico dei finali, che è però l’unico possibile per Giulietta e Romeo.
Leggere Romeo e Giulietta è un’esperienza da fare, anche se la storia nella stragrande maggioranza dei casi vi è già nota, perché questo splendido dramma riesce a fare qualcosa di raro: riesce a dare voce e a trasmettere attraverso parole indimenticabili l’amore, lo straziante ma bellissimo amore impossibile, riesce ad arrivare dritto al cuore di tutti, al cuore di chiunque abbia amato in qualsiasi modo; ed è questo ciò che ha reso eterno il capolavoro di Shakespeare, ciò che gli ha consentito, gli consente, e sempre gli consentirà di risultare attuale e di trascendere dal tempo e dalle circostanze, dagli accidenti.
Ma Romeo e Giulietta è più di una storia d’amore: è un caposaldo della letteratura perché tratta di amicizia, perché fa riflettere sulla differenza fra lealtà e fedeltà, perché cristallizza nel tempo personaggi straordinari capaci di mettere al di sopra di ciò che è più facile ciò per cui vale la pena di combattere. Romeo e Giulietta è il trionfo delle emozioni e dei sentimenti, è la lotta continua fra l’essere ed il dover essere.
C’è un passaggio nel dramma che è uno dei miei preferiti: quando Capuleti ordina a Giulietta, nonostante le sue proteste, di sposare il conte Paride. Giulietta, rimasta sola, pronuncia:
Se tutto mi venga meno, sarà sempre in mio potere il darmi la morte
Il suicidio non è per Giulietta solo una rinuncia ad una vita che non può essere spesa accanto al giovane che ama più di se stessa: esso è per lei una rivendicazione della propria libertà, non un atto di ribellione, ma la certezza di poter spezzare le catene che le impediscono di essere padrona di sé e della propria vita. Giulietta è un personaggio molto più coraggioso di quanto sembri. Ora
Andate pure, e dibattete ancor fra voi le ragioni di questi tristi casi. Taluni saranno perdonati, puniti talaltri. Perocché non vi fu mai alcuna storia più dolorosa che questa di Giulietta e del suo Romeo.